La burrasca si prende una settimana

Ciao pirata,

La burrasca di oggi salta e per una volta non è colpa mia e della mia procrastinazione¹: venerdì notte è caduto un pezzo del soffitto del mio bagno e ho passato il fine settimana a sistemare casa in modo da non vivere sotto una crepa.

Per questa settimana la burrasca getta l’ancora e prende la rincorsa per spiegare le vele settimana prossima. So già di cosa parlerò e ho già iniziato a disegnare, ma c’era bisogno di un po’ di riposo.

Mi dispiace se ti sei iscrittə nell’ultima settimana e questa sarebbe dovuta essere la tua prima burrasca. Come mio solito quando mi devo prendere delle pause, ti consiglio qualche burrasca vecchia, per passare il tempo mentre io raccolgo i calcinacci.

• Sibaritico: quando ho riguardato il mio cartone animato preferito e ho insultato una città in Calabria.

• Incolume: quando ho guardato Umbrella Academy e ho avuto un flashback traumatico della quinta ginnasio con una citazione dell’Odissea.

• Anacoluto: un assaggio di una serie di burrasche su figure retoriche e grammaticali che sono già comparse in questa newsletter.

• Ciliegia: quando ho deciso di dipingere con i colori ad olio e ci ho messo cent’anni ma vi ho anche fatto scoprire che nella Piazza della Città Vecchia di Praga ad oggi solamente due artisti si sono esibiti: i Rolling Stones e Drupi 

• Anemoia: perché parlare di parole desuete non vuol dire fossilizzarsi nell’idea che una lingua sia un pilastro immutabile. Anzi.

Alla prossima settimana!

1. “Ma, macinatempeste, avresti potuto scrivere la burrasca prima del fine settimana!”

Beati voi che avete fiducia in me.