Ciao pirata,
buon ferragosto! So che è già passato ma volevo comunque mandarvi i miei auguri. Il mio è stato tutto sommato fresco.
Era inevitabile succedesse: dopo due anni e mezzo di burrasca, le puntate cominciano a parlare di concetti già trattati. Spieghiamo parole diverse con pensieri simili o con le stesse vicende storiche e, se da una parte è inevitabile che dal mio cervello dopo un po’ escano sempre le stesse cose, dall’altra dipinge benissimo il quadro dell’albero delle parole, concatenate e imparentate tra loro, e ci racconta anche quali aspetti della vita umana influenzano maggiormente la lingua.
Per esempio, se cercate online il significato di ferragosto non è difficile da trovare: tantissimi blog e siti di news di costume aprono i loro articoli su Ferragosto con l’etimologia di questa parola.1
Ferragosto infatti viene dal latino Feriae Augusti, le ferie di Augusto: nel 18 a.C. l’imperatore Augusto fece istituire una festività per il 1 Agosto regalando - politicamente - alla popolazione un ulteriore periodo di riposo prima delle vicinissime feste consuali, ovvero le celebrazioni per la fine del raccolto che cadevano attorno al 21 Agosto.
Se ricordate però la burrasca sulle feriae dell’anno scorso, ricordate anche che durante le feriae romane tecnicamente era proibito lavorare, ma nella pratica riposava spesso solo chi faceva legge e chi faceva politica, perché i campi e gli animali non aspettano certo la fine delle vacanze. Le Feriae Augusti invece dovevano essere esplicitamente un momento di riposo per tutti, legato alle fatiche agricole estive, una sorta di “regalo” dell’imperatore alla popolazione che provvedeva a un momento di riposo prima dell’ultima fatica e delle grandi feste.
Se le Feriae Augusti cadevano quindi a inizio mese, perché noi le celebriamo il 15? Qui ritorna il discorso che vi facevo all’inizio: quali aspetti della vita umana influenzano maggiormente la lingua?
Uno di questi è la necessità di scandire il tempo - un compito che spettava nell’antichità alle divinità ctonie -, e, in un mondo senza uffici e senza orari d’apertura, lo scopo principale era scandire i riti religiosi. Il passaggio dal calendario romano a quello cristiano è un momento cruciale della storia della lingua italiana, un crocevia che influenza una parte importante del nostro vocabolario, (come per esempio le parole secolare e trasecolare).
La cosa interessante nel nostro caso è che, come spesso è accaduto nel passaggio dal calendario romano al calendario cristiano, la festa di ferragosto viene sovrapposta alla festa dell’assunzione di Maria e le date vengono modificate per mutuare le usanze romane e renderle cristiane; la differenza però che questa modifica non venne istituzionalizzata nei primi calendari cristiani, ma, nel corso dei secoli, il ferragosto laico viaggiò su un proprio binario influenzato solo parzialmente dalla cultura cattolica del paese, tanto che molte tradizioni locali ferragostane (pali della cuccagna, sagre, giostre, gare di canto e poesie, bagni di mezzanotte…) hanno poco a che vedere con la liturgia e molto più con un generale senso di festa e riposo popolare.
Il culto dell’assunzione di Maria nel cristianesimo è antico, e se ne hanno evidenze storiche fin dal V sec. d.C.; ma fu proclamato come dogma dalla chiesa cattolica solo nel 1950. Nel testo della bolla papale si fanno riferimenti a celebrazioni già esistenti e consolidate nella popolazione, e che quindi, forse, questa sovrapposizione fu fatta nel tempo da parte dei credenti che magari unirono il ferragosto di inizio mese ai consualia di fine mese e scelsero un momento in mezzo per celebrare i propri riti.
Ma qui siamo alle supposizioni. Vi lascio al vostro martedì, di ferie o lavoro che sia.
Un po’ come gli studenti alle superiori aprono i temi argomentativi con la definizione da vocabolario del termine che devono discutere.
Buone vacanze, ferie, riposo e divertimento a tutte/i!!