Ciao pirata,
Sono una stordita e non ho programmato l’uscita di questa burrasca all’orario giusto per oggi perché mi ha distratta il compleanno di Sabrina! Accettate questa burrasca in ritardo e facciamole gli auguri 😅.
La parola di oggi viene suggerita da Alessandro che mi offre una sfida non da poco.
Parliamo di una parola davvero poco usata e per tanti versi, difficile da collocare; è un termine che avuto più fortuna in passato, con una storia incerta, che passa sia per la lingua parlata che per quella scritta.
Nel grafico qui sopra trovate l’utilizzo della parola smargiasso nel corpus di libri italiani pubblicati dal 1800 al 2019 raccolto e digitalizzato da Google Books. Anche se il picco di utilizzo è il 1811, la linea che vediamo non è una curva in discesa: nel 2019 un numero non indifferente di libri pubblicati conteneva la parola smargiasso.
Effettivamente è una parola piuttosto utile, soprattutto se consideriamo che uno degli scopi della burrasca è imparare a insultare meglio le persone: dare a un nemico dello smargiasso equivale a dirgli che è una persona presuntuosa e piena di boria, un pallone gonfiato e un po’ un bulletto.
L’etimologia di questa parola è estremamente incerta perché non abbiamo delle linee storiche vere e proprie da seguire: normalmente, quando non siamo sicuri dell’etimologia di un termine, partiamo da un’ipotesi di radice e seguiamo le ramificazioni, o comunque cerco di raccontarvi l’etimologia più accreditata. In questo caso, le ipotesi avanzate dagli esperti sono tante e meritano tutte un approfondimento.
Segue punto elenco.
IPOTESI RUMORE NAPOLETANO: Un’ipotesi è che provenga dal verbo greco smaragéoo (σμαραγέω), che significa rumoreggiare, rimbombare, e che faccia quindi riferimento all’azione di darsi delle arie spropositate e rumorose. Questa etimologia, nonostante sembri molto sensata, non è accreditata perché si basa soltanto sull’esistenza di questo verbo e non esiste una linea di discendenza chiara nei testi. In parole povere, non esiste un termine latino che faccia da anello di congiunzione della catena tra smaragéoo (σμαραγέω) e smargiasso, perciò non possiamo essere certi che questa parentela sia effettiva.
Se dovessimo attenderci solamente alle ipotesi e obiezioni accademiche validate da linguisti ed esperti, dovremmo fermarci qui, ma questo è un covo di pirati e la cosa mi interessa fino a un certo punto. Ho trovato molto interessante la posizione di Raffaele Bracale, personalità molto nota a Napoli, considerato da molti uno dei massimi esperti di lingua, cucina e cultura napoletana. Sul suo blog, Bracale sostiene che smargiasso sia un termine che nasce nel dialetto napoletano e passa solo successivamente all’italiano, cosa che sarebbe confermata dalla desinenza in -asso, tipica più del napoletano che dell’italiano, e che ci “salverebbe” in parte dalla necessità di trovare l’anello latino della catena, ipotizzando un passaggio più diretto dal greco al napoletano in virtù dell’esistenza della Magna Grecia.
Siamo un po’ nel regno della fantasia, ma è una fantasia sicuramente molto interessante.IPOTESI MOCCIOSO SETTENTRIONALE: Un’altra ipotesi proviene dall’editore Oxford Languages, maggiore editore di dizionari a livello globale, che mette questa ipotesi di etimologia online ma non si degna di dirci come sia arrivato a questa conclusione e perciò, nonostante sia il maggiore editore di dizionari a livello globale, mi sta un po’ antipatico.
La sua ipotesi però è molto interessante: secondo Oxford Languages, smargiasso sarebbe un altro modo per dire “moccioso”, un bambinetto col naso che cola; sarebbe un modo quindi per sminuire una persona tronfia dandogli dell'infante. Verrebbe, in questo caso, dal termine margella, che invece è più tipico del nord Italia1, e significa letteralmente “moccio”, oggi caduto in disuso ma che sopravvive in molti dialetti (es: margèl, milanese, smarzèl , trentino, smargela e smargòt, romagnolo). Questo termine viene dal greco amòrghe (ἀμόργη), morchia, ovvero il residuo dell’olio di oliva dopo la chiarificazione.IPOTESI MAFIA ARABA: nel ricercare informazioni sul termine smargiasso mi sono imbattuta in un articolo di Alberto Nocentini per l’Accademia della Crusca in cui ricostruisce la storia della parola mafia, un altro termine dalle origini incerte e complesse. Nel fare questa ricostruzione però, Nocentini ha bisogno di citare una parentela con il termine smargiasso e nel farlo ci dice, e dà per scontato, che smargiasso venga dall’arabo maḥyāṣ, una parola che più o meno ha lo stesso significato. Purtroppo, non avendo Nocentini fornito il corrispettivo in alfabeto arabo e non riuscendo a trovare una traslitterazione attendibile, non possiamo approfondire ulteriormente il tema, ma si tratta comunque di un percorso interessante da esplorare.
Insomma, Alessandro mi ha lanciato una sfida importante, e non sono sicura di aver risolto tutti i suoi dubbi, ma se non li risolve l’Accademia della Crusca credo che questo tentativo della nostra burrasca sia più che dignitoso. Non sia mai che mi diate della smargiassa.
Non c’entra assolutamente niente con la vera origine della parola smargiasso, ma effettivamente quando ho iniziato le mie ricerche per questa puntata ero più propensa a credere che fosse una parola di area lombarda, ma solo ed esclusivamente perché il suono mi ricordava un po’ i remulass della bella che la vaa al fosso.
Mi ha sempre colpito la somiglianza casuale tra "smargiasso" e "smartass", suonano simili, significano cose simili, ma non c'entra niente :D
Auguri a Sabrina! 🥳🥳🥳
Comunque questa parola non mi è nuova, la sentivo usare a mia mamma (milanese) e pensavo derivasse dal dialetto 😍