La parola di oggi non è né troppo difficile ma non è neanche una parola sola; sono due!
La cosa non è poi così strana: non è la prima volta che una burrasca contiene due parole invece che una sola, ma questa volta fa un po’ più ridere visto che la parola è la stessa, ma detta due volte.
Nella burrasca della scorsa settimana ho scritto che la parola rutilante viene “papale papale dall’aggettivo latino rutĭlans, -antis” e, se mi seguite anche su Instagram, sapete già che:
1) Matteo mi ha fatto notare che una burrasca a tema vaticano era molto interessante, e ha accompagnato il suo suggerimento con queste emoji di un vecchio con il kimono: 👴👘
2) ho fatto più fatica del previsto a recuperare delle immagini dei vestiti del papa che volevo disegnare, poiché non ricordavo come si chiamassero i vestiti liturgici del papa* e ho confuso molto Google.
Il modo di dire “papale papale” è vecchissimo e nasce dal pensiero che il papa non possa dire altro che la verità e che la verità sia per forza una cosa semplice e chiara** e perciò “parlare come il papa” significhi parlare in modo chiaro, schietto e conciso.
L’origine della parola “papa” è altrettanto ovvia, ma comunque interessante.
Ne esistono alcune divertenti paraetimologie, come quella che dice che “papa” è un acronimo della frase latina “Petri Apostoli Potestatem Accipiens”, ovvero “il prendente potere dell’apostolo Pietro”; tuttavia, essendo una frase particolarmente brutta e che un po’ troppo convenientemente forma un acronimo simpatico come “papa”, sicuramente ce lo siamo inventato e il termine non viene affatto da lì.
Un’altra paraetimologia vorrebbe farlo derivare da “Pater Patrum” ovvero “padre dei padri” che almeno suona meglio sia in latino che in italiano ma francamente è altrettanto improbabile che la chiesa cristiana delle origini sia messa a fare gli acronimi delle sillabe come una holding.
Molto più semplicemente il termine significa “padre”: esattamente come la sua sorella accentata “papà”, viene dal bisillabo onomatopeico greco pàppas (πάππας). Veniva usato nei primi secoli del cristianesimo per rivolgersi al clero - come chiamare “padre” un abate, tipo Padre Cristoforo - e verso il nono/decimo secolo diventa termine esclusivo per il vescovo di Roma.
E voi preferite parlare papale papale o con tantissimi anacoluti?***
*per intenderci: papalina, casula, pianeta, anello piscatorio…
**io dissento, ma non la invento io la lingua - almeno non tutta
***spoilers?
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