Ciao pirata,
oggi parliamo di una parola che non saprei dire con esattezza dove o quando ho scoperto ma che ho la sensazione si possa trovare nell’edizione del 2000 di Anna dai capelli rossi con traduzione di Rosanna Guarnieri per Fabbri Editori.
È anche possibile che questa parola non ci sia affatto, ma era comunque una bella edizione e una bella traduzione, quindi sono contenta di citarvela.
La parola di oggi infatti l’ho conosciuta da bambina leggendo traduzioni contemporanee di romanzi non tanto contemporanei e che quindi facevano spesso uso di parole difficili per rendere un linguaggio aulico ma abbastanza comprensibile.
Non avendo a disposizione sempre un dizionario - e poiché Google ha compiuto 23 anni solo ieri - spesso leggevo queste parole e ne deducevo il significato dal contesto, convincendomi che volessero dire una cosa che non sempre era vera.
Per esempio, fino al momento di scrivere questa burrasca, ero convinta che garrulo significasse allegro.
Trovavo questo aggettivo spesso associato a verbi che indicano l’atto di parlare, per esempio: “[…] ci disse garrulo che era successo questo e quello […]”; oppure a descrivere una persona, come in questa citazione da Shantaram1 di Gregory David Roberts:
Persino Andrew, l'amabile e garrulo giovane Andrew, aveva sparato con la sua Beretta a un nemico con le spalle al muro […]
Mi sembrava, insomma, che garrulo potesse essere un altro modo di definire una persona gioviale, piacevole, di temperamento gioioso, oppure un modo di essere allegri che traspare anche tramite il parlato: dire qualcosa in modo garrulo equivale a trasmettere una certa serenità.
Ecco, sì e no.
In realtà la parola garrulo è imparentata con la parola garrire, ma anche gracidare, gracchiare, o anche gridare, o addirittura slogan.
Tutti questi termini infatti vengono dalla stessa radice indoeuropea gar-, che indica l’atto dell’emettere un suono forte e acuto con la voce, intesa sia di esseri umani che di animali.
Da questa radice quindi vengono tante parole per indicare le urla degli uomini (grido, slogan2), i versi acuti di alcuni animali (garrire, gracidare, gracchiare) e un aggettivo per indicare una persona rumorosa, chiacchierona e un po’ pettegola.
Garrula quindi, è Gossip Girl.
Può sembrare una parola dall’accezione negativa: non per niente garrulo è anche un sinonimo della parola stridulo, che piacevole decisamente non è; tuttavia il termine spesso viene usato in maniera più neutra. Nonostante di norma una persona chiassosa e linguacciuta è considerata decisamente maleducata, troviamo che garrulo più spesso indica una persona estroversa, la cui presenza in un gruppo si sente e che non fa fatica a inserirsi nelle conversazioni, e che, in base al contesto, ha un’accezione negativa o positiva.
Dipende un po’ da voi: apprezzate le persone ciarliere o preferite un po’ di sacrosanto silenzio?
Questo non l’ho letto da bambina. Non sono matta.
Slogan ha questa forma un po’ particolare perché è un composto delle parole celtiche sluagh (guerra) e ghairm, grido/gridare - quindi “grido di guerra” - ma, come forse saprete, gli irlandesi non hanno una pronuncia molto fonetica delle loro consonanti. Vi lascio qui la possibilità di sentire un’irlandese contemporanea pronunciare ghairm.