Inizio questa burrasca, caro pirata, parlandoti dell’illustrazione di oggi che, com’è tradizione di questa rubrica, è nata un po’ ciofeca*. Ormai credo di essermi assestata su una buona altalena di un’illustrazione bella e un’illustrazione brutta.
Vedi, pirata, è tutto nato da un set di colori acrilici che ho comprato da Tiger perché era da tanto che volevo tentare di dipingere qualcosa con degli acrilici ma da Tiger la selezione di colori era abbastanza limitata - e discutibile. Volevo fare una cosa un po’ rustica e autunnale, così ho disegnato dei funghi, ma, avendo a disposizione dei viola e verdi metallizzati, il risultato è stato poco campestre; quindi l’ho schiaffata su Procreate e l’ho salvata con un effettino molto psichedelico.
O…psicotropo?
O…allucinogeno?
È molto probabile che nella vostra vita abbiate usato queste parole in modo intercambiabile - o forse no, magari sono solo io a trovarle a colpo d’occhio molto simili. Iniziamo dalla più facile.
Allucinogeno risulta abbastanza intuitiva soprattutto perché è una composizione di due parole latine, che quindi ci suonano immediatamente un po’ più facili. Viene dal verbo latino allucinàri, essere tratto in inganno, - che a sua volta deriva dalla radice greca dalla radice gr. alùo (ἀλύω) vaneggiare - e dal latino gĕna «che genera».
Quindi ciò che è allucinogeno è ciò che genera in noi inganni e vaneggiamenti, che ci procura un momento di confusione.
Psichedelico invece viene dal greco; o meglio, viene dall’inglese perché la parola è stata coniata, su base greca, dallo psichiatra canadese Humphry Osmond nel 1957. È composta dalle parole psyché (ψυχή), anima o mente, e dal verbo delòo (δηλόω) mostrare. È stato coniato per indicare l’effetto che gli allucinogeni hanno sulla coscienza, come a intendere che sotto il loro effetto la nostra psiche viene mostrata, sbrigliata ed estesa su un tavolo per essere vista - non per forza in modo chiaro.
Psicotropo viene sempre dalla coniazione in inglese di una parola su base greca, ma stavolta non sono riuscita a trovarne l’autore, anche se in generale il contesto sembrerebbe essere lo stesso poiché varie fonti ne danno l’origine tra il 1948 e il 1958. Anch’essa viene da psyché (ψυχή), composta con il verbo trépo (τρέπω), volgere, girare. Uno psicotropo è quindi una sostanza che volge la mente, che la gira a proprio piacimento e la costringe a fare qualcosa.
Normalmente uno psicotropo è un farmaco prescritto, piuttosto che un allucinogeno ricreativo, ed è anche per questo che ha un significato così specifico: è qualcosa che prendi per far muovere la tua mente in una certa direzione specifica. Al contrario, un allucinogeno è una sostanza che genera qualcosa, e come forza generatrice non abbiamo tanto controllo sulla sua direzione. Esplode, e dove va, va.
(Tendenzialmente, però, in una direzione psichedelica).
*Sabrina dice che non è vero ma non riesco a capire se sia solo troppo buona o se sono io a pensare male.
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