(La burrasca di oggi è un po’ lunga, ma la storia di questa parola mi piace tantissimo e spero piaccia anche a voi)
La parola di oggi mi piace perché mi ricorda un video in cui Hilary Duff racconta al Late Late Show with James Corden che suo figlio Luca voleva chiamare la sorella che stava per nascere Cofant Croissant*.
Mi sono molto identificata con Luca Cruz Comrie perché da piccola per un po’ insistito per chiamare mio fratello Goku**.
Un sicofante in italiano indica un delatore, un calunniatore o una spia (in senso più truffaldino che in senso jamesbondiano).
Per quanto possiamo essere d’accordo che in generale, sia un calunniatore che un delatore sono persone che, con molto eufemismo, usano la parola come mezzo per recare un danno, in sostanza però sono due cose ben diverse.
Un calunniatore è una persona che sparge calunnie, spesso con un senso di accusa verso qualcuno, cioè una persona che denigra un altra spargendo falsità a suo carico: un diffamatore. Un delatore invece, è chi per vari motivi - soldi, vendetta, servilismo - denuncia segretamente qualcuno a un’autorità giudiziaria o politica; il termine si usa soprattutto per indicare una persona che lo fa abitualmente.
Quindi, sono due cose simili - si tratta sempre di una persona che reca danno a un’altra tramite le proprie parole, vere o false che siano - ma diverse - da una parte non c’è nessuna sfumatura che indichi l’anonimato, dall’altra sì; da una parte c’è chiaramente indicato che la persona sta mentendo, dall’altra no.
Perché allora sicofante indica entrambe le persone?
Sicofante viene dal greco Sycophantes, cioè quella persona che, nel diritto ateniese, assumeva la parte dell’accusa nei processi in tribunale. Per gli ateniesi, infatti, i processi non erano un fatto privato, ma sempre pubblico, e qualsiasi cittadino poteva prendere le parti dell’accusa, anche se non era personalmente indiziato o parte lesa. Se il processo veniva vinto dall’accusa, il sycophantes aveva diritto a una parte della multa commisurata alla difesa; una sorta di avvocato insomma.
Come in tutte le situazioni in cui c’è del denaro di mezzo, non passò però molto tempo prima che la parola iniziasse a indicare quelle persone che lanciavano accuse solo per guadagno, o per scopi politici, spesso dichiarando anche il falso pur di ottenere parte della multa o di ricevere favori da personaggi potenti. In questo senso si abbracciano entrambi i significati che la parola ha oggi: un calunniatore, cioè una persona che dichiara il falso; e un delatore, una persona che denuncia alle autorità per tornaconto personale.
Ancora più interessante però è l’etimologia della parola; se sappiamo che i sycophantes avevano questo ruolo ad Atene, non siamo completamente sicuri del perché venissero chiamati così.
Il termine viene da due parole greche: sykon (σῦκον), ovvero «fico» e fàino (ϕαίνω) ovvero «mostrare».
Quindi un sicofante è letteralmente una persona che mostra i fichi.
Probabilmente in origine il sicofante non era un accusatore prezzolato, ma era una persona che denunciava i ladri ed esportatori di fichi dalla regione dell’Attica e quindi privava le persone più indigenti del loro alimento principale, cosa contro la quale esistevano delle leggi specifiche. Indicava quindi una persona disposta a prendere in carico un processo per il furto di una cosa piccola e di poco valore, quindi presumibilmente per senso civico.
Insomma, anche i greci non ci lasciano una grande chiarezza su cosa volessero dire con questa parola.
La difficoltà di interpretare il termine ha fatto anche sì che, viaggiando nei vocabolari del mondo occidentale fino a oggi, acquistasse significati leggermente diversi pur avendo forme molto simili. Così, se un sicofante italiano è un calunniatore o un delatore, i Συκοφαντία dei greci moderni sono “solo” dei diffamatori, un sycophante francese è un informatore segreto, un sycophant inglese è un adulatore poco sincero e un sicofanta spagnolo è un arrivista sociale che cerca di ottenere una posizione tramite adulazione di persone potenti.
*Alla fine la bambina è stata chiamata Banks Violet.
**Purtroppo non mi hanno ascoltata.
Ti è piaciuta questa burrasca? Vuoi aiutarmi a farla arrivare a più persone? Condividila, e invita i tuoi amici ad iscriversi!