Avrei voluto parlare di #lottomarzo. Poi avrei voluto parlare della quarantena. Poi avrei voluto fare una lista di libri da leggere durante la quarantena, ma 1) l’hanno già fatta molto meglio di me tante persone pregevolissime, e 2) sono tra i fortunati che possono fare 8 ore al giorno di telelavoro, ma questo significa anche che tutta ‘sta scorpacciata di libri in più non la sto certo facendo.
In questo momento di clausura è difficile trovare ispirazione su cosa abbia senso scrivere, e quindi scriverò di quello che conosco in questo momento, ovvero di come io stia miseramente fallendo questo smart working.
Ho letto una marea di contenuti su come sfruttare al meglio questo periodo - come provare nuove ricette, fare il cambio degli armadi, dedicarsi alle proprie passioni - e anche come evitare l’abbruttimento estremo da telelavoro per il quale al terzo giorno in pigiama cominci a trasfigurarti in un cassonetto della spazzatura - per esempio, truccarsi tutti i giorni, vestirsi come se si dovesse andare in ufficio, provare una skincare più complessa, e così via.
Io, però, sono alla terza settimana di telelavoro e ho già potuto constatare come tutti questi consigli siano perle ai porci, soprattutto se, generalmente, si ha la tendenza ad abbruttirsi anche quando non si è chiusi in casa fino a data da destinarsi.
E voi? Come state fallendo questa quarantena?
P.S.: ho finito Chilling Adventures of Sabrina e ribadisco tutto quello che ho detto nella burrasca scorsa. È orrendo. Guardatelo.